“Invadono e degradano le nostre città”
“Sono degli scansafatiche, non hanno voglia di lavorare”
“Rapiscono i nostri bambini e sfruttano i loro”
“La loro cultura è basata sul furto e sulla delinquenza”
Questi i luoghi comuni (davvero comuni, ovvero diffusi in tutto il mondo) che colpiscono l’etnia e la cultura rom: i rom sono composti da più di 15 milioni di persone nel mondo la maggior parte dei quali vive in maniera sedentaria. I rom lavorano in vari ambiti: essi sono dottori, musicisti, insegnanti e giornalisti. Ma sembra che le bufale e le critiche su di loro non abbiano mai fine. Per questa ragione e soprattutto a seguito di una dichiarazione ascoltata su un programma radiofonico che raccontava dello sgombero di un campo rom, Andrijano Dzeladin, trentatreenne rom di origini macedoni, realizza un sogno e fonda Sutka City Tv, la prima televisione rom al mondo.
La tv è l’unica interamente in lingua romanì e l’unica a spiegare in modo chiaro chi sono veramente i rom: da un bilocale di un quartiere di Parigi, ogni giorno si susseguono video musicali ( in quanto la musica è un aspetto fondamentale della cultura rom), programmi di cucina, dibatti e conversazioni su vari argomenti. Una delle maggiori difficoltà, spiega l’anchorman, è la ricerca di sponsor: non tutti accettano e apprezzano questa radio. Ma Andrijano non si da per vinto e afferma che i rom hanno una marcia in più, ovvero la capacità di riuscire a cavarsela anche nelle situazioni più difficili.
Starà per nascere una nuova Cnn dei rom?
Fonte: Internazionale