
Dall’Afghanistan allo Zimbabwe, passando per Bangladesh e Senegal : sono ben cinquantaquattro i Paesi “in via di sviluppo” individuati dal governo italiano i cui studenti, secondo il nuovo decreto del ministero dell’Istruzione appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, potranno beneficiare di borse di studio, quote d’iscrizione più basse e sconti sul servizio mensa nei campus universitari italiani.
Per accedere alle agevolazioni, è necessario però dimostrare di non essere tra i pochi benestanti che vivono in quei Paesi, presentando un certificato rilasciato dal consolato italiano “che attesti che lo studente non appartiene ad una famiglia notoriamente di alto reddito ed elevato livello sociale”.
Di seguito la lista completa dei paesi:
Afganistan; Angola; Bangladesh; Benin; Bhutan; Burkina Faso; Burundi; Cambogia; Central African Rep.; Chad; Comoros; Congo Dem. Rep.; Djibouti; Equatorial Guinea; Eritrea; Ethiopia; Gambia; Guinea; Guinea Bissau; Haiti; Kenya; Kiribati; Korea, Dem. Rep.; Kyrgyz Rep.; Laos; Lesotho; Liberia; Madagascar; Malawi; Mali; Mauritania; Mozambique; Myanmar; Nepal; Niger; Rwanda; Samoa; Sao Tome & Principe; Senegal; Sierra Leone; Solomon Islands; Somalia; South Sudan; Sudan; Tanzania; Tajikistan; Timor-Leste; Togo; Tuvalu; Uganda; Vanuatu; Yemen; Zambia; Zimbabwe.
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