
16.07.2014, Damasco, palazzo presidenziale. Bashar Al Assad giura per la terza volta da presidente e si insedia in Siria per altri sette anni. Secondo fonti governative, a votarlo sarebbe stato più dell’ 80% dei siriani lo scorso 3 giugno; secondo l’opposizione e i paesi occidentali che non appoggiano la dittatura del regime siriano, invece, il voto andrebbe boicottato e risulterebbe semplicemente una farsa: il voto proverrebbe unicamente dalle zone sotto controllo governativo.
Dall’inizio della repressione, più di 3 anni fa, sono morti almeno 200 mila siriani, ne sono stati feriti più di un milione e i mutilati hanno raggiunto quota 650 mila. Le vittime sono i civili, innocenti siriani che lottano per sopravvivere ogni giorno, soprattutto bambini, che non hanno da bere, da mangiare, dormono in baracche improvvisate e non sanno che probabilmente dovranno crescere senza padre e con una madre che dovrà sobbarcarsi l’intera famiglia.
‘‘Presto vedremo che i Paesi arabi e quelli occidentali che hanno sostenuto il terrorismo pagheranno un caro prezzo per questa scelta,’‘ ha detto Bashar al Assad nel suo discorso alla cerimonia di insediamento. (cit.)
FONTI:
- Euronews (cit.)
- Il Fatto Quotidiano