
È recentissima la notizia che la multinazionale Leroy Merlin Italia ha intenzione di spendere svariati milioni di euro per costruire un campo rom in un quartiere di Roma.
L’informazione giunge, con perplessità e dubbi, dall’Associazione 21 Luglio, organizzazione no profit di Roma impegnata nella promozione dei diritti delle comunità rom e sinti in Italia. Le incertezze su questa decisione presa dalla multinazionale e dal Comune di Roma, provengono dal fatto che nella città esistono già cinque quartieri o ghetti, come li definiscono i membri dell’associazione romana. Uno di questi è La Barbuta, il “villaggio della solidarietà” inaugurato nel 2012 e costato oltre 10 milioni di euro, tra la costruzione e la sua gestione; al momento ospita 580 rom ma verrebbe distrutto per fare spazio al nuovo centro abitativo che, secondo l’associazione “non sarebbe altro che l’ennesimo luogo di segregazione, ghettizzazione e sospensione dei diritti umani nella città di Roma”.
In cambio della realizzazione del villaggio a sue spese, Leroy Merlin Italia beneficerà di una concessione gratuita per 99 anni dell’uso della superficie dell’intera area sulla quale oggi sorge La Barbuta e del diritto di destinare l’area ad uso commerciale con proprie strutture ed attività.
Il Presidente dell’Associazione 21 Luglio però si dice contrario al progetto perché lo ritiene “un insediamento segregato su base etnica” che non conduce in nessun modo alla reale inclusione lavorativa ed abitativa dei rom nella città. Si dichiara pertanto pronto ad opporsi in tutti i modi possibili anche con azioni dimostrative come il boicottaggio commerciale, volte a sensibilizzare l’opinione pubblica.
Fonte:
- www.21luglio.org