
L’associazione Apito Marche ha quest’anno proposto all’appuntamento per il tradizionale incontro dell’apericena alla Rocca Malatestiana, la conoscenza più approfondita di un fenomeno marchigiano che tanto ha fatto e fa ancora discutere: l’Hotel House di Porto Recanati.
Si tratta di uno stabile di diciassette piani con circa 5oo appartamenti, di cui circa il 90 % abitato da stranieri di diverse nazionalità. E’ un grattacielo degli anni sessanta, nato come struttura turistica che, fallita la sua iniziale destinazione, ha finito nel tempo col diventare un luogo abitato da persone provenienti da varie parti del mondo. La comune vita quotidiana ha portato necessariamente ad una convivenza dove le diversità hanno contribuito, ciascuna con i propri valori, ad uno stare insieme in un equilibrio non sempre facile da mantenere ma interpretato come laboratorio continuo di ricerca di coesione sociale, culturale e religiosa nel rispetto degli altri.
La proposta è nata da Alessia Di Girolamo, membro della commissione Pari opportunità della regione Marche, amica e socia dell’Apito Marche, persona sensibile e attenta alle problematiche sociali delle diversità ed è stata accolta e condivisa subito dall’Associazione e inserita nell’ambito del “progetto “Piacere di conoscerti”.
I ragazzi della “Work in Progress” hanno ospitato con piacere e collaborato con l’iniziativa.
Dopo un piccolo momento conviviale, i registi e sceneggiatori Giorgio Cingolani e Claudio Gaetani hanno presentato il trailer del lungometraggio che uscirà a breve dal titolo “Homeward bound: Sulla strada di casa” un interessante lavoro di ricerca che ha dato luogo ad un film realizzato con alcuni adolescenti residenti nella struttura. Dopo la proiezione del trailer e per meglio comprendere le problematiche della struttura è stato proiettato un documentario girato nel 2005 all’interno dello stabile sulla vita quotidiana di molte famiglie e persone .
Le telecamere sono entrate all’interno delle abitazioni per raccogliere e narrare aspetti di vita di adulti, ragazzi, bambini. Le immagini, i suoni, le voci, i gesti, le danze, i pensieri in libertà hanno permesso al pubblico presente di leggere e conoscere almeno in parte la realtà del luogo.
La serata si è rivelata molto interessante e ha tenuto viva l’attenzione del pubblico presente. Pensiamo che le immagini e le parole del documentario abbiano lasciato un segno nelle persone, il tema è stato trattato con molta sensibilità e professionalità .
L’idea di realizzare un film con i ragazzi della struttura è stato un modo sicuramente efficace per dare la possibilità alle persone di esprimere la propria identità, di farsi conoscere nella loro diversità e anche a coloro che non conoscono questa realtà di avvicinarsi con atteggiamento positivo alle persone “diverse”.
Conoscersi, guardarsi, comunicare è importante, non possiamo farne a meno!!
L’Apito ringrazia tutti coloro che sono intervenuti e che hanno condiviso con noi la serata.
Un grande in bocca al lupo! ai registi e sceneggiatori Giorgio Cingolani e Claudio Gaetani, ai giovani attori dell’ Hotel House e un futuro migliore a tutti coloro che vi abitano.
Paola Conversano
(Apito Marche)