
In questo periodo in cui si parla di “rafforzare le frontiere europee”, “disincentivare gli sbarchi di immigrati” e di “contrastare l’immigrazione clandestina” rimane spesso nell’ombra una grave conflitto che si perpetua ormai da anni.
Perché non solo la crisi economica, il sogno europeo e la globalizzazione fomentano le migrazioni ma anche e soprattutto le guerre e la atrocità.
Nella Repubblica Centrafricana, un Paese dimenticato dai media, si vive un conflitto interno terribile da quasi due anni. Una guerra tra bande armate che ha prodotto oltre 820.000 rifugiati: 400.000 sono scappati nei Paesi confinanti (soprattutto in Niger e Ciad) e oltre 420.000 sono sfollati. Oltre tremila i morti contati sinora. Secondo Save the children dall’inizio del conflitto ad oggi sono stati arruolati 10.000 bambini soldato: giovani ragazzi e ragazze al di sotto dei 18 anni che combattono a fianco dei Séleka e anti-balaka, impugnando fucili e armi, uccidendo: defraudati dell’infanzia, dell’adolescenza.
Come non dare una possibilità di vita a queste persone ….
Per chi vuole saperne di più : Africa Express Info
Ms Smalm
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