
Sono riuscite a scappare durante un’assenza dei loro rapitori, 63 persone tra donne e bambini rapite da più di un mese nel nord-est della Nigeria. I jihadisti di Boko Haram erano infatti impegnati in un’operazione parallela e così i 63 eroi – perché è di questo che si tratta quando persone coraggiose sfidano tutto e tutti e riescono a salvarsi – sono fuggite verso la libertà. Questo accadeva venerdi 4 luglio. A distanza di appena 4 giorni risulta purtroppo che 45 delle 63 persone sono tornate tra le mani dei militanti di Boko Haram. Solo per 18 l’incubo è terminato e ora, a casa, tentano di ricominciare.
Restano inoltre ancora sequestrate degli estremisti islamici nigeriani 219 studentesse rapite lo scorso aprile. Tutto il mondo, opinione pubblica e personaggi illustri, si è mosso per sensibilizzare su questi fatti tragici come Michelle Obama, che in un tweet ha scritto: «Le nostre preghiere sono con le ragazze nigeriane sparite e con le loro famiglie. È tempo di riportare le nostre ragazze a casa».
Nell’attesa, continua la campagna mondiale “BringBackOurGirls” per riportare a casa le donne e ragazze fatte prigioniere: visita la pagina facebbok #BringBackOurGirls e il sito www.bringbackourgirls.us.
Fonti:
- Repubblica
- L’ Huffington Post