
Qualche giorno fa è stato presentato dal governo il documento #labuonascuola che prevede numerosi cambiamenti nell’ambito dell’istruzione: se da una parte s’investe sull’innovazione e sulla formazione ponendo al centro la necessità di una nuova scuola digitale, il rafforzamento del piano formativo per le lingue straniere e l’importanza di un percorso obbligatorio di formazione professionale, dall’altra c’erano aspettative maggiori in merito ad alcuni importanti tematiche legate alla notevole presenza di figli di cittadini stranieri nelle scuole.
A metterlo in luce in un interessante articolo pubblicato in questi giorni la Rete ScuoleMigranti, che non ha riscontrato nel documento una reale consapevolezza della necessità di avere docenti formati sull’insegnamento dell’italiano, di investire in percorsi di accoglienza, formazione e orientamento e di sperimentare l’insegnamento delle lingue straniere come ad esempio arabo e cinese come veicolo di valorizzazione delle altre culture. Mancherebbe insomma una vera e propria menzione all’educazione interculturale, una visione lungimirante della vera sfida all’integrazione.
Non dimentichiamo che sono 800.000 i bambini e ragazzi stranieri presenti nelle nostre scuole, per non parlare dell’importante presenza anche di immigrati adulti che approcciano gli studi per migliorare la propria condizione lavorativa o per ottenere maggiori qualifiche.
Sull’importanza del ruolo della scuola nell’intercultura, riproponiamo lo speciale dedicato a scuola e intercultura della nostra psicologa e psicoterapeuta Nicoletta Mengoni. Se hai qualche domanda, contatta direttamente n.mengoni@libero.it.
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