
Altro importante intervento riguarda l’identificazione per l’espulsione di questi detenuti, che inizierà appena entrano in carcere in modo da poterli rimpatriare quando usciranno. La Polizia interesserà subito le autorità consolari dei Paesi di provenienza e il ministero dell’Interno si coordinerà con quello della Giustizia: la misura dovrebbe ridurre uno dei problemi maggiori dei Centri di Identificazione ed Espulsione, dove transitano molti ex detenuti in attesa di rimpatrio. Questo genera sovraffollamento nelle strutture, costringe gli ex detenuti a un ingiusto “supplemento di pena” e fa convivere in condizioni già molto difficili persone che sono finite nei Cie solo perché erano prive di un permesso di soggiorno e persone che hanno commesso crimini di gran lunga più gravi.
L’art. 7 del nuovo provvedimento infine istituisce il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, il quale espressamente si occuperà anche di verificare il rispetto dei diritti degli stranieri trattenuti nei CIE, nei quali potrà accedere senza alcuna restrizione.
Per il testo del decreto approvato vedi la scheda sul sito del Senato
FONTE : Website Integrazione Migranti – Vivere e lavorare in Italia ( portale a cura della Presidenza del Consiglio e di alcuni Ministeri)