
Da un’idea di UNAR – Ufficio Nazionale Antidriscriminazioni Razziali, nasce “Gioca nei miei panni”, un videogioco che sfida il partecipante a vivere un mese nei panni di Irina, Zhang, Bemjamin e Fatima.
Nel corso del gioco vengono presentate varie situazioni tratte dalla vita quotidiana di una persona da poco immigrata in Italia. Le problematiche riguardano la ricerca del lavoro, della casa, le difficoltà linguistiche, alcuni tipi di discriminazioni che accadono spesso e altri ostacoli ancora.
Per vincere bisogna tenere in considerazione due parametri: il budget economico di partenza e i punti felicità. Il compromesso risiede infatti nel comprendere quanto siamo disposti a rinunciare alla nostra felicità, dignità e rispetto per raggiungere l’obiettivo. Se anche uno solo dei due criteri scende sotto lo zero, si perde. All’interno del gioco vengono fornite molte informazioni, dati reali, statistiche per mettere in condizione il giocatore di prendere la giusta decisione e per diffondere il più possibile importanti e aggiornati dati riguardo il mondo dell’immigrazione in Italia.
Per noi rimane un gioco. Ma per i 5 milioni di stranieri e figli di stranieri nati e cresciuti in Italia, non lo è.
Fonte: www.giocaneimieipanni.it