
Ha tardato un paio di giorni, ma poi è arrivata, come una doccia gelata, la risposta di Bruxelles ad Angelino Alfano: “Attualmente non abbiamo i mezzi finanziari per assumerci l’onere dell’operazione Mare Nostrum”. Lo ha dichiarato in un’intervista al quotidiano tedesco Tagesspiegel Ewa Moncure, la portavoce di Frontex, l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea. Il Ministro dell’Interno, lo scorso venerdì, aveva infatti dichiarato che l’operazione Mare Nostrum sarebbe stata sospesa entro ottobre ed al suo posto sarebbe subentrata Frontex.
Insomma, in buona sostanza dovrà continuare a vedersela l’Italia, che spende circa 100 milioni di euro l’anno per alimentare “Mare Nostrum”, ma che, secondo la commissione europea, sta già ricevendo molti aiuti – a quanto pare senza precedenti – per il suo impegno sul fronte dell’immigrazione. Lo dichiara Antony Gravili, portavoce della Commissione europea, al Tagesspiegel: “Riconosciamo il magnifico lavoro che sta svolgendo, ma l’Italia su questo tema ha avuto aiuti senza precedenti, ha beneficiato di circa 500 milioni di euro nel periodo 2007-2013 e con 315 milioni di fondi sarà il più grande beneficiario nel periodo 2014-2020″.
In serata è subito arrivata la replica di Alfano: “La Commissione europea, su Frontex, dice una cosa tanto nota quanto ovvia. Non ci sono soldi e devono intervenire gli Stati membri. Il tema è: ma allora qual è il compito della Commissione? La Commissione deve chiedere con forza questo intervento, sennò giochiamo ad un inaccettabile scaricabarile a danno dell’Italia”.
E, aggiungeremmo, si richia di mettere di nuovo a repentaglio le vite di tante persone: dettaglio da non tacere.
FONTE: repubblica.it