
Striscia di Gaza. Sono 165 le vittime dei sei giorni di offensiva, di cui 36 bambini. Sono ormai circa 10 mila i palestinesi sfollati che sperano di essere accolti nel Centro per i rifugiati dell’ONU e proprio ieri il presidente palestinese Abu Mazen ha chiesto che la Palestina venisse inserita nel sistema internazionale di protezione delle Nazioni Unite. Mentre Hamas lancia i razzi in direzione della capitale di Israele, questo sembra mettere in atto una guerra psicologica: risale a domenica mattina l’ aereo israeliano che ha sparpagliato migliaia di volantini che annunciavano e avvertivano i palestinesi dell’ inizio dell’attacco via terra, nell’arco di qualche ora. Nel volantino era indicata anche la via da seguire per trovare rifugio. La conseguenza è stata, oltre a panico, tensione e terrore, che migliaia di persone si sono barricate in casa e centinaia invece si sono recate con passaporto in mano, in fila al confine, con l’obiettivo di abbandonare Gaza.
In ogni caso, un’incursione via terra da parte delle milizie israeliane è avvenuta, a nord della Striscia ed è durata un paio di ore. Scopo: neutralizzare i lanciatori di razzi a lunga distanza di Hamas. In ogni caso, “l’opzione di un’ invasione della Striscia di Gaza rimane”, lo ha riferito un portavoce dell’esercito israeliano.
Fonti:
- Repubblica
- Corriere della sera