
Questo vuole essere un breve approfondimento su alcune tematiche e termini legati al mondo dell’immigrazione e dei migranti. Oggi entriamo nel mondo di FRONTEX.
Frontex, l’Agenzia Europea per la Gestione delle Frontiere Esterne degli Stati Membri dell’Unione Europea l’anno scorso, dal Consiglio Europeo, ha ricevuto il ruolo di migliorare la gestione delle frontiere esterne degli stati membri dell’UE e di coordinare a livello operativo questi stati.
Chi è Frontex?
Frontex ha capacità decisionale riguardo alla ricerca, ai progetti e alle operazioni, forma le guardie di frontiera, coordina assieme agli stati esteri i voli di rientro degli stranieri post espulsione e per finanziare le proprie attività è passata da un budget di 6 milioni di euro nel 2005 a 70 nel 2008 e a più di 90 milioni nel 2013 (denaro proveniente da fondi pubblici dell’Unione Europea).
A Frontex è stato concesso anche di poter suggerire alla Commissione Europea le società private adatte a sviluppare strategie di controllo, accaparrandosi così un ruolo di mediazione tra il privato e gli stati membri.
Chi siede ai vertici della sicurezza?
Coinvolte nella gestione della sicurezza delle frontiere ci sono delle cosiddette lobby, come la SDA (Security Defense Agenda) di cui fa parte il direttore esecutivo di Frontex, composta da R&S (Ricerca & Sviluppo) come la spagnola INDRA, l’olandese EADS e la francese THALES e da grandi compagnie di sicurezza. Queste, a loro volta rientrano nella più grande EOS (Organizzazione Europea per la Sicurezza), altra lobby formata da una trentina di società private, alla cui presidenza sta l’amministratore delegato della sopracitata INDRA.
Frontex e i migranti: il programma “EUROSUR”:
Il programma EUROSUR, nuovo sistema globale di sorveglianza delle frontiere esterne dell’Europa, è stato presentato dall’UE a nemmeno tre settimane dal tragico naufragio del 3 ottobre 2013 a Lampedusa, e il principale obiettivo è impedire l’ingresso nell’Unione Europea di migranti e rifugiati attraverso un processo di esternalizzazione delle frontiere.
Il programma ha un budget di 244 milioni di euro per il periodo 2014-2020 e alcuni dei contratti con vari Ministeri all’interno dell’UE sono stati vinti da società come THALES, EADS e INDRA.
Operazioni coordinate in Italia:
Si chiamano “Hermes” e “Aeneas”. La prima copre l’area del Canale di Sicilia con le isole pelagiche e ha lo scopo di contrastare i flussi di immigrazione illegale da Tunisia, Libia ed Algeria verso Lampedusa, Sicilia e Sardegna. La seconda opera invece sul mar Jonio davanti alle coste di Calabria e Puglia. In entrambe le operazioni collaborano altri stati come Austria, Francia, Germania,Grecia,Malta, Norvegia, Romania, Spagna, Regno Unito.
Fonte:
- Minori stranieri non accompagnati
- Televideo.Rai