Ogni anno circa ottomila persone vengono trattenute per un periodo di tempo che arriva fino a 18 mesi senza avere commesso un reato penale e senza essere stati giudicati nel corso di un processo, all’interno dei CIE, i centri d’identificazione ed espulsione.
La giornalista Raffaella Cosentino ed il regista Alessio Genovese, grazie al sostegno di Open Society Foundations, hanno voluto raccontare i CIE in un documentario (a lato il trailer) : è nato così “EU 013 L’ultima Frontiera”, sessanta minuti di immagini inedite girate all’aeroporto internazionale di Fiumicino, al porto di Ancona, e nei Cie di Roma, Bari e Trapani, per mostrare i retroscena del controllo delle frontiere italiane e la vita quotidiana nei centri.
Protagonisti sono gli agenti della polizia di frontiera e i migranti irregolari. Grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Interno, le telecamere sono riuscite a entrare dove nessuno era arrivato prima. Dalla sala d’attesa del terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino, dove vengono fatti sostare gli stranieri in attesa del respingimento, alle gabbie dei centri dove avvengono i rimpatri forzati. Fino allo scoppio di una rivolta all’interno di un centro.