
Cosa cambierà di fatto con il nuovo disegno di legge approvato in via definitiva lo scorso 2 aprile dal Parlamento, che abroga di fatto il reato di clandestinità? A riassumerlo per punti un interessante articolo pubblicato ieri da Internazionale:
Domiciliari come pena principale.Nel codice penale entra a pieno titolo la pena detentiva non carceraria: ossia gli arresti domiciliari. I domiciliari dovranno diventare la pena principale da applicare in automatico a tutti reati per cui è previsto l’arresto fino a 3 anni. Se invece la reclusione va da 3 a 5 anni, sarà il giudice a decidere tenendo conto della gravità del reato e della capacità a delinquere.
Braccialetto elettronico e detenzione oraria. La detenzione non carceraria può avere durata continuativa o per singoli giorni della settimana o fasce orarie. Può essere prescritto il braccialetto elettronico. Resta in carcere chi è recidivo e chi non ha un domicilio idoneo o si comporta in modo incompatibile (violando ad esempio le prescrizioni) anche tenuto conto della tutela della persona offesa.
Immigrazione irregolare. Entrare in Italia senza un regolare visto non sarà più un reato penale, ma solo un reato amministrativo. Resterà tuttavia penalmente sanzionabile il reingresso nel paese dopo l’espulsione.
Depenalizzare. Grazie a una delega, il governo trasformerà in semplici illeciti amministrativi una serie di reati. Tra cui tutte le infrazioni attualmente punite con una multa e altre fattispecie come per esempio il mancato versamento di ritenute previdenziali e assistenziali.
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FONTE : Internazionale
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