25 anni fa, con l’adozione della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Fanciulli (CRC), il mondo ha fatto una promessa ai bambini: fare tutto il possibile per tutelare e promuovere i loro diritti. La CRC è il trattato sui diritti umani più largamente e rapidamente ratificato nella storia. Solo due paesi, la Somalia e gli Stati Uniti, non hanno ratificato l’accordo.
Mentre tanti bambini di varie parti del mondo possono celebrare questo giorno con serenità, altrettanti ragazzini si trovano rinchiusi in centri detentivi per la loro condizione di migranti. Questa pratica anche se per applicata per brevi periodi di tempo e in condizioni relativamente umane, riporta comunque pesanti e negativi effetti sulla salute fisica e mentale dei minori. Questi ragazzini, trascorrendo mesi dietro le sbarre, perdono la possibilità di avere accesso a salute, educazione, vita familiare e altri elementi fondamentali per vivere un’infanzia regolare.
La Convenzione infatti dispone che la detenzione di minori sulla base del loro stato di migranti o di quello dei loro genitori è una violazione dei diritti del minore: i minori non devono essere criminalizzati nè devono essere applicate nei loro confronti misure punitive a causa del loro stato di migranti o di quello dei loro genitori. La detenzione dei minori a causa del loro stato di migranti o di quello dei loro genitori costituisce una violazione dei diritti dei minori e sempre contravviene al principio del superiore interesse dei minori. Alla luce di ciò, gli Stati devono cessare, in maniera rapida e completa, la detenzione dei minori a causa del loro stato di migranti. (Comitato sui Diritti dei Minori, Rapporto del Giorno di Discussione Generale sui Diritti di Tutti Minori nel Contesto della Migrazione Internazionale 2012, para. 78)
Per questo è attiva dal 2012 la Campagna mondiale End immigration Detention of Children: essa è stata lanciata con il supporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite dell’Alto Commissario per i Diritti Umani e vuole occuparsi di leggi, policy e pratiche che hanno impatti sulla detenzione dei minori a causa del loro stato di migranti e raccomndare gli Stati ad adottare alternative alla detenzione che rispettino il superiore interesse del minore, il suo diritto alla libertà e alla vicinanza alla sua famiglia.
#ENDCHILDDETENTION
Fonte: Immigration Detention of Children