“Radicarsi nella propria cultura e poi aprirsi al mondo”: sono parole di Leopold Senghor, personaggio di grande spessore, primo presidente del Senegal indipendente regolarmente eletto, ideologo del concetto di négritude ed uno tra i maggiori poeti africani.
A tratteggiarne il ritratto in occasione della serata che si è svolta sabato 30 maggio, e che è stata dedicata a questa straordinaria figura nell’ambito della rassegna letteraria interculturale “Accenti Diversi”, Jerome Ngom, senegalese di nascita, mediatore culturale in Italia da oltre 24 anni e presidente dell’Associazione Senegalesi Cattolici dell’Emilia Romagna e delle Marche.
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