
Una metamorfosi non indifferente sia nell’estetica che nella sostanza, è quella che ha attraversato da poco l’ex CIE di Bologna, riaperto proprio in questi giorni e rimesso a nuovo con funzioni e obiettivi del tutto differenti. La struttura di via Mattei era stata chiusa nel marzo 2013 ed ora ha riaperto per accogliere 200 profughi provenienti dall’Africa, tra cui 14 donne e due bambini di qualche mese. Dopo il viaggio della speranza che li ha portati fino alle coste italiane, con l’operazione Mare Nostrum sono stati tratti in salvo dalla della marina militare: caricati in autobus dalla città di Salerno, la notte del 19 luglio è stata una lunga notte di viaggio che li ha visti giungere, stremati ma più sereni, a quella che per un periodo della loro vita sarà la loro casa in attesa del risultato delle richieste di asilo politico. All’arrivo, gli sono stati subito offerti un pasto e dei vestiti puliti.
Per approfondire la realtà dei CIE in Italia e in Europa visita il sito www.lasciateCIEntrare.it nato dall’omonima campagna nata nel 2011 per contrastare una circolare del Ministero dell’Interno che vietava l’accesso agli organi di stampa nei CIE.
Per vedere che cosa succede all’interno dei CIE e com’è la vita degli “ospiti” di queste strutture, guarda il trailer del documentario di Alessio Genovese e Raffaella Cosentino “EU 013 L’ULTIMA FRONTIERA“.
Fonte:
- Il Sole 24 ore
- La Repubblica