
È on line lo sportello virtuale regionale per la segnalazione delle discriminazioni, a cura dell’ Ombudsman delle Marche, con la collaborazione del Gruppo di Lavoro Regionale contro le discriminazioni etniche e religiose.
Se subìte in prima persona o conoscete qualcuno che ha subìto una discriminazione, da oggi potete rivolgervi allo sportello on-line e compilare l’apposito modulo: potete trovarlo al seguente link, o raggiungerlo dalla homepage del sito dell’Ombudsman delle Marche, seguendo questo percorso: www.ombudsman.marche.it => Segnala discriminazione (quinto link nella colonna di destra).
Ricordiamo che l’Ombudsman è un organo per la garanzia dei diritti degli adulti e dei bambini nato in seguito all’esperienza dei Paesi nordeuropei e presente nella maggioranza delle Regioni italiane; nelle Marche si articola in tre uffici distinti e svolge, oltre alle funzioni di difensore civico, anche quelle di Garante per l’infanzia e l’adolescenza e di Garante dei diritti dei detenuti.
- Difensore civico tutela diritti e interessi dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione: s’impegna ad ottenere la conclusione dei procedimenti amministrativi in tempi rapidi da parte di uffici o servizi dell’amministrazione pubblica. Interviene anche nei confronti delle amministrazioni periferiche dello Stato (escluse quelle competenti in materia di sicurezza pubblica, difesa, giustizia) e talvolta nei riguardi degli enti locali (specie quando non abbiano un proprio difensore civico).
- Garante per l’infanzia e l’adolescenza:ha compiti di promozione e vigilanza sull’operato delle autorità amministrative chiamate ad attuare i diritti e gli interessi dei minori, come sanciti in particolare dalla Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1989 e dalla Carta europea dei diritti del fanciullo adottata Strasburgo nel 1996
- Garante dei diritti dei detenuti: in questo caso esso verifica che nell’esecuzione di provvedimenti che limitano la liberta personale siano comunque rispettati i diritti delle persone sottoposte a trattamento, in particolare per ciò che concerne i servizi che debbono essere apprestati dalla Regione, dagli Enti locali e dalle aziende sanitarie.
FONTE: Pagina FB NoDiscrimination Marche