
Capita spesso, ad alcuni personaggi più o meno noti, di pronunciare la famosa frase “lei non sa chi sono io”. Frase a cui segue un certo imbarazzo da parte della persona cui è rivolta, che nel giro di pochi secondi deve confidare nelle proprie capacità di una rapida e definitiva elaborazione mentale nel tentativo di scoprire chi si trova davanti.
E’ stata più o meno questa la situazione che si è venuta a creare al largo delle coste di Ceuta, e i protagonisti della vicenda sono quanto meno singolari: Mohammed VI, Re del Marocco da una parte, e gli agenti della Guardia Civil spagnola dall’altra.
Tutto accadde i primi giorni di Agosto: siamo a due miglia dalla costa della penisola iberica quando una motovedetta della Guardia Civil affianca e ferma, per controlli più approfonditi, una lancia che pensavano essere condotta da una banda di trafficanti di migranti. A seguito della naturale concitazione del momento, Re Mohammed VI sale in coperta fra gli uomini dell’equipaggio e rivolgendosi agli agenti pronuncia loro la fatidica espressione.
Gli uomini in divisa, tuttavia, a quel “non sapete chi sono?” rispondono di no; a quel punto il monarca si è dovuto avvicinare, sfilandosi gli occhiali da sole e facendosi finalmente riconoscere.
L’interruzione del viaggio verso la sua residenza estiva a 15 miglia a nord di Ceuta ha provocato un certo fastidio a Mohammed VI, che ha subito telefonato al “collega” spagnolo Felipe VI esprimendo il suo disappunto; il Re di Spagna, tramite il ministro degli esteri Jorge Fernandez Diaz, si è scusato per l’accaduto e solo allora Mohammed VI ha dichiarato chiuso l’incidente, salutando con la mano gli agenti che lo avevano fermato.
Quello che ha detto ai membri del suo equipaggio e a tutto lo staff al seguito, commentando il curioso episodio, purtroppo non è dato saperlo.
Fonte: ANSA