Maybe tomorrow: forse domani. Questo è quello che molto spesso si sentono dire i richiedenti asilo, vittime di una terribile e precaria condizione che nega loro la certezza dell’oggi.
Per questo “Forse domani” è diventato anche il titolo di un breve documentario, curato dal Cir (Centro italiano rifugiati), che in pochi minuti prova a raccontare l’accesso alla protezione internazionale in Italia e come viene vissuto il sistema di accoglienza da chi vi entra. Il video, che è stato realizzato da Stefano Liberti e Mario Poeta, accompagna con immagini e interviste la pubblicazione del rapporto “Access to Protection: Bridges not Walls“, risultato di una ricerca condotta in sei paesi europei: Italia – dove la ricerca è stata condotta dal Cir, Germania, Spagna, Portogallo, Malta, Grecia e Ungheria.
Il rapporto offre uno studio approfondito delle misure e delle prassi relative all’asilo politico, non risparmiando raccomandazioni all’Ue e agli stati membri: tra queste emerge l’importanza del lavoro di denuncia dei media e la necessità di monitorare attraverso indagini “immediate e indipendenti su tutte le accuse relative alle espulsioni collettive e alle cattive pratiche di accoglienza alle frontiere ricevute dal Consiglio d’Europa, dalle organizzazioni internazionali, dalle organizzazioni non governative e dai media”.
FONTE: www.cartadiroma.org
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