
Poche ore fa, al largo di Lampedusa, si è consumata l’ennesima tragedia: gli uomini della Marina Militare, impegnati nell’operazione Mare Nostrum, hanno recuperato i cadaveri di 18 migranti, tutti uomini, che erano a bordo di un gommone. Sull’imbarcazione erano presenti altre 73 persone che sono state salvate.
Sono oltre 3.500 gli uomini, le donne e i bambini salvati da venerdì nel canale di Sicilia dai mezzi della Marina Militare, della Guardia Costiera e dalle imbarcazioni civili. L’ultimo intervento si è concluso poco fa con 215 migranti, tra cui 55 donne e 38 minori, salvati e trasportati a bordo di nave Fenice.
Intanto è approdata nel porto di Reggio Calabria la nave militare Virginio Fasan che trasportava 1.373 immigrati soccorsi nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum. A bordo dell’unità c’è anche il cadavere di un eritreo che è stato trovato già morto su un barcone sul quale viaggiava insieme ad un gruppo di connazionali. Il gruppo di immigrati è composto da 1.014 uomini, 200 donne e 159 minori.
“Solo i ciechi non vedono ciò che sta accadendo: più si aggrava il problema della frontiera del Mediterraneo più si capisce che Mare Nostrum dev’essere sostituita da un’azione europea” ribadisce il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, che non ha esitato a sottolineare la necessità di un tempestivo intervento dell’UE. ”Mare Nostrum – ricorda in un’intervista al Corriere – nacque come un’operazione a tempo dopo la tragedia di Lampedusa. Ma non possiamo arrivare al secondo anniversario, al 18 ottobre 2015. O la questione viene presa in mano dall’Europa o l’Italia dovrà adottare le proprie decisioni”.
FONTE: ansa.it