
Giovedì 20 febbraio, al cinema teatro Astra, alle 21 Roberta Biagiarelli metterà in scena lo spettacolo A come Srebrenica, di Giovanna Giovannozzi, Roberta Biagiarelli, Simona Gonella, con la di regia Simona Gonella (una produzione Babelia&C., consulenza Luca Rastello, organizzazione a cura di Associazione Lutva e Amnesty International con il contributo della Provincia di Pesaro e Urbino).
Intorno al 9 luglio 1995 l’armata serbo bosniaca attacca la Zona Protetta di Srebrenica e il territorio circostante. L’offensiva si protrae fino all’11 luglio 1995, giorno in cui le unità serbo bosniache entrano in Srebrenica. Seguono stupri, mutilazioni, esecuzioni di civili, sepolture di vivi. Ma il massacro di 9.000 civili di quella metà di luglio è solo l’epilogo di una storia iniziata tre anni prima, una storia di Assedio.
“Dicono: chi è sopravvissuto a Srebrenica non può dire di avere sentimenti in corpo, e chi non l’ha conosciuta, non può dire di aver visto la guerra in Bosnia. E’ per questo che abbiamo voluto raccontare l’assedio e la caduta di Srebrenica”.
Un’attrice sola sul palco per più di un’ora diventa narratrice e protagonista di una storia dove la Ragion di Stato e gli Interessi di Politica Internazionale hanno giocato a Risiko con la vita di decine di migliaia di persone. Questo “spettacolo” ricorda le vittime e punta il dito sui carnefici: Aggressori e Aggrediti. Spesso le autrici si sono chieste se non fosse un progetto fin troppo ambizioso voler riempire di senso parole come Assedio o Massacro. La risposta non è stata ancora trovata. Oggi raccontare questa storia è sempre più difficile. Le parole rischiano di semplificare la complessità di ciò che è accaduto, di offendere il dolore di molti… L’intenzione è invece quella di dare una voce agli eventi.
FONTE : www.pu24.it